Consigli ai genitori:

la febbre

Una nuova rubrica che presenta schede sintetiche

da utilizzare nel rapporto con i familiari dei pazienti.

A cura del Tavolo Tecnico Congiunto ASL MI1:

Pediatri di Famiglia, Pediatri Ospedalieri, Rappresentanti ASL




Non abbiate troppa paura della febbre: la febbre non è nemica del bambino ma stimola le capacità di difesa dalle infezioni. Nei piccoli la febbre è una evenienza comune e in genere si risolve nel giro di pochi giorni.

È consigliabile misurare la febbre per via ascellare con termometri digitali a punta morbida.

I farmaci antipiretici quali paracetamolo o ibuprofene devono essere usati solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale. La dose degli antipiretici deve essere sempre valutata in base al peso e non all’età, usando il dosatore presente nella confezione del farmaco, senza superare la dose massima prevista.

PARACETAMOLO: 10–15 mg/kg/dose ogni 6–8 ore per la febbre o il dolore

IBUPROFENE: 10 mg/kg/dose ogni 8 ore

Si ricorda che:

paracetamolo e ibuprofene NON devono essere usati combinati
o alternati per la possibile comparsa di effetti collaterali;

la somministrazione è preferibile per bocca, in assenza di vomito, in quanto l’assorbimento del farmaco è più costante ed è possibile dosarlo più correttamente in base al peso del bambino;

la somministrazione mediante supposte è consigliabile solo in caso di vomito;

l’uso dell’ibuprofene è sconsigliato sotto i 6 mesi di età (nei bambini di età compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazione a quelli di peso superiore ai 5,6 kg), in corso di varicella, nel bambino disidratato e nel bambino asmatico;

non è consigliabile usare metodi fisici quali spugnature, bagni freddi, impacchi di alcool per abbassare la temperatura;

altri farmaci che non siano antipiretici e in particolare gli antibiotici, devono essere somministrati solo dopo prescrizione medica.

Inoltre:

non forzate il bambino a mangiare ma proponete spesso da bere

copritelo poco;

nell’ambito di una dieta corretta cercate di proporre gli alimenti che gradisce;

non abbiate troppa fretta di riprendere le normali attività (nido, materna, scuola) ma lasciategli, se possibile, qualche giorno di convalescenza.

Quando consultare il pediatra:

sempre se il bambino ha un’età inferiore ai sei mesi;

se il bambino ha più di sei mesi e presenta:

– difficoltà a respirare,

– appare sonnolento o difficilemente risvegliabile o poco reattivo

– stato confusionale ●